Ormai da qualche tempo nella nostra regione, come in molte altre zone in Europa, il fenomeno dei migranti è sempre più parte della nostra realtà/quotidianità. I media hanno riportato nell'ultimo anno notizie provenienti da diverse frontiere ormai calde: Brennero, Milano, Como, Gorizia, Ventimiglia. Nella nostra regione Ventimiglia, in quanto frontiera, ha vissuto in prima linea il tema della libertà di movimento dei migranti, ma tutta la Liguria è sede di accoglienza dei migranti. Come scout siamo chiamati ad interessarci a quanto accade nei nostri territori, a leggerne i bisogni e a compiere azioni mature e concrete....
Con la pubblicazione degli atti del Consiglio Generale 2016 sono entrate in vigore delle modifiche alle regole di accesso ai campi di formazione. Queste variazioni hanno già dato luogo ad alcuni cambiamenti nel funzionamento del portale Buonacaccia di cui è bene tener conto....
Come avrete letto nei vari comunicati, la nostra associazione non è stata finora attivata dalla Protezione Civile per intervenire in supporto alla popolazione colpita dal terremoto del centro Italia. Esiste infatti un Protocollo che prevede specifiche nostre modalità di intervento, non in autonomia ma in collaborazione con la Protezione Civile, per costruire interventi più efficaci e mirati nell'ambito di nostra competenza (il supporto alla popolazione).
Come riportato sulle varie comunicazioni del settore Protezione Civile nazionale che man mano sono state pubblicate: «AGESCI Marche – in particolare la zona Ascoli Piceno – su richiesta delle autorità ecclesiastiche locali, sta fornendo il proprio diretto contributo alle operazioni di sostegno alla popolazione. L’AGESCI nazionale NON è ancora attivata, pur se in costante contatto con il Dipartimento della Protezione Civile.» «C’è bisogno adesso – e sono tanti i volontari che si stanno prodigando nel dare soccorso – ma ci sarà bisogno anche fra qualche tempo. Gli scout hanno sempre avuto il proprio punto di forza nell’essere vicini alla gente, garantendo il proprio servizio anche e soprattutto sul lungo termine.» Il Dipartimento della Protezione Civile ha per ora «inviato una richiesta alle associazioni di volontariato per avere personale da destinare a servizi che non rientrano direttamente nelle nostre specificità».
Capiamo la possibile frustrazione di chi avrebbe voluto già essere lì ad aiutare, ma in questo momento di attesa vogliamo sottolineare proprio il gran valore della disponibilità ad essere presenti dopo, a riflettori spenti, se e quando il bisogno di supporto alla popolazione ancora ci fosse mentre i primi volontari non più.
Ora, se state ancora leggendo dopo questa lunga premessa, vi raccontiamo cosa faremo in Liguria da qui all'eventuale attivazione....